PRESCRIZIONE APPROPRIATA DEGLI IPP
Un ruolo di primo piano per il Medico di Medicina generale
Efficaci e sicuri: questo il giudizio pressoché unanime sugli inibitori di pompa protonica. Ma i possibili effetti collaterali dell'uso a lungo termine richiamano l'attenzione sulla necessità di attenersi alle raccomandazioni per una prescrizione appropriata. Ne abbiamo parlato con Rocco Maurizio Zagari, professore associato di Gastroenterologia del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche (DIMEC) dell'Università di Bologna
Prof. Zagari. sappiamo che gli IPP sono attualmente tra I farmaci più prescritti nel nostro Paese. In quali casi sono indicati?
Gli inibitori di pompa protonica sono oggi tra i farmaci più usati e vorrei aggiungere anche tra i più amati sia dai medie» sia dai pazienti, per due motivi: perché sono i farmaci più efficaci nella maggior parte delle malattie dell'esofago e dello stomaco, e perché sono motto ben tollerati, considerato che solo circa 3 persone su cento hanno qualche effetto collaterale. Il problema è che proprio perché sono molto efficaci e molto sicuri vengono dati fin troppo spesso e in molti casi in modo inapproprlato. Sappiamo ormai da vent'anni che gli IPP sono » farmaci migliori per tutte le malattie dovute all'acido, quindi per i sintomi da reflusso gastroesofageo, per l’esofagite da reflusso e per l’ulcera peptica e le sue complicanze, come l’emorragia. Un’altra Indicazione è quella della prevenzione dei danni nello stomaco, vale a dire gastnt» acute e soprattutto ulcere, in tutti quei pazienti che devono assumere FANS o che prendono farmaci antiaggreganti, come la cardioaspirina, e che hanno anche un ulteriore fattore di rischio, come l'età oltre i 65 anni. Un'altra indicazione ancora riguarda i pazienti giovani sotto i cinquantanni di età che sof-
Rocco Maurizio Zagari, professore associato di Gastroenterologia del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche (DIMEC) dell'Università di Bologna
Questi farmaci funzionano cosi bene, che spesso il paziente ne diventa dipendente: sta bene se li prende e sta male se non li prende
Irono di dispepsia; per questi soggetti, l’indicazione é di fare, invece di una gastroscopia, un test non Invasivo per HetlcotXKter pylorf: se questo è positivo. I pazienti vengono trattati con la terapia antiblotica insieme con gl» IPP; se è negativo. l’Indicazione è di trattarlo solo con IPP; questi farmaci sono fondamentali anche per curare l’infezione da H. pylori.
E quando invece si corre il rischio di una prescrizione non appropriata?
Numerosi studi suggeriscono che gli IPP vengono talvolta prescritti in modo inappropriato sia in ospedale sia dai medici di famiglia. È emerso per esempio che gli IPP vengono spesso prescritti anche a pazienti sotto I 50 anni che fanno uso di FANS o di aspirina, pur non avendo altri fattori di rischio per l’ulcera peptica: questo avviene perché quando si prescrivono FANS o cardioaspirina la prima preoccupazione del medico è quella di proteggere lo stomaco del paziente-ma non sempre questo deve essere protetto! So il paziente é giovane, non ha mai avuto un’ulcera, non ha mai avuto disturbi digestivi, non prende altri farmaci gastro lesivi né anticoagulanti né cortisone, non dovrebbe assumere IPP. Un altro caso importante é quello degli steroidi, considerati per
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